L’avvocato della complessità

Quella dell’avvocato della complessità è una figura professionale che lavora in contesti complessi e possiede competenze multidisciplinari derivate e integrarate da tre ambiti diversi: giuridico, scientifico – in particolare nel mio caso quello che studia l’approccio sistemico avanzato secondo il linguaggio della complessità – e dal campo delle relazioni d’aiuto.

Una miscela altamente composita che comprende conoscenze di tipo tecnico e umanistico combinate sotto il comune denominatore della visione sistemica della complessità e della consapevolezza personale interiore.

Come espresso da Fritjof Capraper risolvere situazioni complesse bisogna adottare interventi e soluzioni complesse (non-lineari)“.

Il mio tipo di intervento, quindi, prevede tre aree di intervento finalizzate alla prevenzione e risoluzione dei conflitti attraverso l’Azione, la Formazione e l’Informazione e gli strumenti che utilizzo sono quelli corrispondenti alle tra aree descritte.

Comprendere il funzionamento dei contesti e le sue interazioni, ascoltare il suo ritmo, confrontare gli scenari in modo da intuire i passi consigliabili e gli strumenti utilizzabili, al fine di raggiungere gli obiettivi richiesti, con consapevolezza anche dell’impatto, personale e di contesto, che hanno le azioni.

Questo tipo di incarico implica il saper operare contemporaneamente su tre piani, quello tecnico giuridico, quello scientifico delle scienze delle complessità tipico dell’approccio sistemico e quello relazionale/umanistico: l’avvocato della complessità è un professionista allenato a lavorare in contesti nei quali gli accordi efficaci sono il frutto di interazioni multi-livello, gestite con strumenti volutamente complessificati, ovvero che operano su più piani contemporaneamente e si aggiornano insieme al processo stesso.

Un professionista così delineato è infatti abituato a gestire situazioni spesso apparentemente prive di senso, irrisolvibili, ambigue e dense di tensione poiché la narrazione dei protagonisti e dei soggetti coinvolti può avere molteplici significati. Tuttavia, un avvocato che ha studiato l’approccio alla complessità è consapevole che l’ambiguità, la tensione dinamica, l’evoluzione – in parte imprevedibile- dei contesti e delle situazioni sono tipici del funzionamento dei sistemi complessi. Per questo è abile a utilizzare le tecniche di negoziazione mettendo insieme i diversi significati possibili dei conflitti in relazione al contesto, alle interazioni tra le persone e ai relativi impatti di questa rete, tra micro e macro sistema. Infine, è tremendamente e pienamente cosciente di non essere mai un estraneo rispetto ai contesti nei quali è professionalmente chiamato a operare, dovendo quindi possedere una consapevolezza della conseguenza, in chiave sistemica, delle azioni che propone di fare.

Considero tutti questi piani, intrinsecamente connessi all’operatività del lavoro che svolgo perché i sistemi complessi funzionano secondo alcuni principi ricorrenti da conoscere e saper riconoscere.

In conclusione, le competenze richiamate caratterizzano la professionalità dell’avvocato della complessità e costituiscono presupposto per un nuovo modo di leggere le situazioni conflittuali e usare le azioni adatte a farle evolvere verso la realizzazione degli interessi in gioco, in modo consapevole delle conseguenze e impatti anche a medio lungo termine.

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